Domenica di caldo calante, per fortuna, non sono andata al mare per evitare tutte le code folli e i rischi del viaggio, mi concedo in buona compagnia un pranzetto con sfida al cuoco.
Arriviamo in questo strano agriturismo collinare, affacciato sulla valpanaro, e chiediamo di stare in loggia visto che c'è un bel venticello, che non guasta.
Il tato sceglie un antipasto misto con salumi e crostini, poi un bis di primi con ravioloni ai porcini e tagliatelle al sugo di mora romagnola, a seguire polpette saporite al balsamico, radicchio alla modenese e tiramisù con sciroppo di viole di campo.
Io invece sfido il gestore e gli chiedo un pranzo vegetariano, faccia lui, visto che lo pubblicizza sul suo sito.
Arrivano nell'ordine come antipasto crostini, crema di cipolla di tropea, zuppa tiepida di fagioli borlotti, formaggi e ben tre tipi di frittate, fiori di zucca, zucca tromba di albenga, scalogno. Come primo mi viene propinato un tris di risotti, nero al formaggio di fossa, rosso ai fiori di zucca saltati, bianco alla salsa verde e straccetti di frittata di scalogno. come secondo una torta salata alle erbe di campo ed un radicchio alla modenese senza pancetta ma con balsamico tradizionale. concludo anche io con un tiramisù alle viole.
Ho assaggiato anche i ravioloni ai porcini, ottimi, e come bevande acqua minerale gassata e lambrusco reggiano vigna migliolungo della scuola agraria di reggio emilia.
Come faccio a ricordarmi tutto? semplice, mi sono dovuta segnare pezzo per pezzo le portate, vista la varietà e la stranezza del menù. Altrimenti mi sarei persa.
Dopo il caffè il conto: 25 euro a testa. non ho parole. Cinque cappelli meritatissimi.
Imperdibile!!!
[sprizz]
19/07/2010
anzi sembrava tutto buonisssssssimo