Dopo averne parlato con alcuni amici tento una prenotazione per otto all’Osteria del Macellaio ed a sorpresa riesco a prenotare “soltanto” per il mese successivo, probabilmente le libagioni natalizie hanno sconsigliato prenotazioni anticipate, in realtà un solo tavolo è rimasto senza commensali.
Breve riassunto: esistono cinque menù che variano da 25 a 35 euro compreso dolce, bevande e caffè, nel caso si esca dalle bevande “consigliate” il prezzo può alzarsi.
Come già in passato obbligo la compagnia a scegliere il menù n.5, 35 euro, comprendente antipasti, tagliere di salumi, grigliata composta da Costata, tagliata di Mora Romagnola, filetto di Rossa Reggiana e contorni.
Appena seduti al tavolo troviamo, come consuetudine, un piattino di ciccioli e un cestino di pane e gnocco al forno riscaldato che viene spazzato via e che nel proseguo della cena faremo riempire nuovamente.
Da bere opteremmo per un chianti ma, essendo terminato optiamo per un Sangiovese di cui non ricordo la Cantina di produzione ma che, pur essendo “da battaglia” si lascia bere.
E via che si parte con gli antipasti, nell’ordine arrivano:
Bastoncini di tosone avvolti in una fetta di pancetta con condimento di aceto balsamico: due a testa, peccato perché in passato le porzioni erano state “più interessanti”;
Crostino del macellaio: crostino con salsiccia e stracchino: uno a testa, sempre molto gustoso;
hamburger : due, da condividere, già “porzionati” per un totale di otto quarti, “stranamente” a me ne toccano due;
battuta al coltello in quattro porzioni, obietterei che sarebbe più semplice farne una a testa, ma probabilmente sarebbero troppo piccole ed allora condividiamo;
Carpaccio : un paio di piatti, tagliato sottilissimo, condito con un filo d’ olio, pepe e sale, assolutamente entusiasmante.
Ed arriva anche il tagliere di salumi, prosciutto stagionato, salame, coppa, pancetta, mortadella, in tutta sincerità nulla di particolarmente memorabile, comunque di discreta qualità.
Il piatto principe della serata arriva poco dopo destando lo stupore di tutti i commensali che mai avevano “testato” questo ristorante.
La “solita” grande fiamminga contenete TUTTO, dalle carni alle verdure, mentre costata e tagliata sono già a fette, con i filetti me la sbrigo io.
Le verdure grigliate questa sera sono particolarmente buone, soprattutto cipolla e zucchine, un po’ meno le melanzane, le patate arrosto sono veramente tantissime.
La carne è tenerissima ed a cottura media, filetto fantastico, ottima la tagliata così come la costata.
Fra tante chiacchiere e tanti giudizi, tutti tendenti al positivo, arriviamo a finire tutto, tranne le patate.
Facciamo passare qualche minuto e passiamo al dolce, dove tutti propendiamo per un cremoso sorbetto, chi al limone, chi al caffè, solo Rosanna si lancia su una panna cotta che spazza via in un batter d’occhio.
Come già in una mia precedente recensione non posso che confermare sia un locale alla buona, dove il servizio è celere ed attento, ed ancora una volta mi permetto di sottolineare che avere a disposizione un numero limitato di menù molto simili fra loro facilita, e non poco, cucina e servizio in sala.
carne tenerissima ed ottima, stasera anche le verdure erano perfette, gli antipasti sempre eccellenti, il vino rimane “da battaglia” ma per la cifra pagata non si può esigere di più.
Consigliatissimo!!
[lo zio]
27/01/2017