Cena fra amici. Siamo in cinque e ci presentiamo alle 20:45 circa, previa prenotazione. Una volta non si considerava cena se non si facevano almeno due ore di macchina e si rimaneva nei confini provinciali solo se ci si metteva a tavola poco al di sotto del crinale appenninico ... Ora si fatica ad uscire dai limiti comunali.
Il posto lo sceglie un amico, che ci magnifica dei maccheoni con puntine. Ci apprestiamo per il lungo viggio di quasi 10 minuti, scelta dell'autista e parcheggio compreso, e andiamo.
Per accedere alla sala, già descritta in un'altra recensione, si passa per un bar con tanto di avventori che stanno giocando a carte, come nei "café d'campagna" o "bar d'na volta". Ci sono salumi appesi alle pareti ed un tavolo verde.
Passa un po' di tempo e si presenta una signora che ci elenca a voce le opzioni del menu.
Ecco le pietanze scelte e mangiate.
Antipasto: due fette di salame fatto in casa e tagliato spesso (a mano? credo con l'affettatrice perché le fette hanno tutte lo stesso spessore) a testa con cipolline in agrodolce al balsamico e verdure grigliate. Salame abbastanza anonimo, verdure senza infamia e senza lode, cipolline buone. Non ho mai trovato delle cipolline al balsamico meno di buone.
Primo: tris serviti in vassoio: maccheroni al pettine con puntine che non mi hanno esaltato e che hanno raccolto pareri dall'entusiasmante al "mah ..."; tortelloni con un sugo di funghi, sapore buono, anche se i gradi di cottura andavano dal "al dentissimo" al "si spappolano"; pennette con ragù d' anatra: oneste. Di solito, quando vedo sughi amalgamati con la panna m'insospettisco sempre, perché copre gli altri ingredienti ammorbidendoli e mascherando gli aromi.
Secondi: una tagliata, giudicata onesta da chi l'ha presa; uno stinco, stesso parere; patate al forno per due, dolciastre e con la crosta esterna dura: quando le si addentava sprizzavano fuori una sorta di purea che contrastava con la gommosità esterna.
pane: da dimenticare ...
Bere: due bottiglie di lambrusco di Sorbara Chiarli, di cui una ad appannaggio di chi ha preso lo stinco e l'altra un bicchiere e mezzo a testa gli altri, quindi tre bottiglie d' acqua.
Dessert: sorbetto per tutti, normale.
Conto totale di 120,00 €, 24,00 € a testa.
Servizio cordiale ma intermittente. Ogni tanto capitava di aver bisogno della cameriera ma non passava nessuno. Abbiamo notato che ad altri è stato enunciato un menu diverso dal nostro ...
Come qualità nulla di eccezionale. Porzioni adeguate niente che mi faccia dire indimenticabile o che si elevi al punto da consigliarlo ad altri. Sarebbe da due cappelli e mezzo, ma i tempi di attesa a volte inesistenti ed a volte lunghi, uniti a dimenticanze che ci hanno fatto ripetere le richieste, tolgono il mezzo cappello che "il locale alla buona" mi aveva estorto. Complessivamente onesto ... medio.
Si parcheggia sul una strada residenziale adiacente, perché essendo in un borgo di campagna, la strada davanti al locale è stretta e inadatta al posteggio.
Buono
[Lisus]
12/10/2012