Questa sera andiamo (in due)a mangiare una pizza, in previsione dell’astinenza che si farà per una decina di giorni, in viaggio lontano dall’Italia! Alle 20.30 troviamo moltissime pizzerie chiuse per ferie, e girando qua e là passiamo davanti a “Pepperoncino”. Entriamo , anche perché era tanto che volevo provare questo ristorante tanto decantato per le pizze alla napoletana: superata la sala all’ingresso (troppo calda) ci dirigiamo verso una seconda con un po’ d’aria condizionata: meglio. Al cameriere ordiniamo, dal menù, una romana e una diavola, e da bere acqua gasata fredda. Non tanta gente questa sera, cinque o sei tavoli occupati, in questa sala a elle, e altrettanti nella prima. Dopo una decina di minuti ci servono le pizze: di diametro un po’ più piccolo del solito, bordo alto e scondito di circa 2 cm e pasta veramente dura, si faceva fatica a tagliarla con i coltelli disponibili, e anche i condimenti non erano eccelsi, specialmente il salame piccante che aveva un sapore poco gradevole. Peccato, perché speravo in una esperienza molto al di sopra di questa. Dopo cinque minuti perciò andiamo a chiedere il conto:19 euro in due, e andiamo a rifarci la bocca con un buon gelato; e per questa cena solo un cappello.

Poteva andare meglio..