Mi accingo finalmente a scrivere la recensione dell'Osteria di Rubbiara, un locale che davvero avrebbe meritato un feedback più tempestivo… ma è stato un periodo estremamente denso di lavoro (e per fortuna anche di serate al ristorante…;) ).
Questa sera devo portare fuori a cena un mio collega (ed anche amico) statunitense, che è arrivato a Modena solo il giorno prima.
Mi chiede esplicitamente di andare a cena in un locale non eccessivamente formale (è un po' stanco e ancora risente del jet-lag), ma dove si possa gustare la cucina tipica modenese. Ci penso un attimo… e poi mi si accende la lampadina: “Da Italo a Rubbiara!”.
E' parecchio tempo che non vado là , ma non ho dubbi che le cose non siano cambiate molto…
Telefono per prenotare (lo consiglio perché il locale è spesso pieno la sera Â? a cena tiene aperto solo il venerdì e il sabato): parlo direttamente con Italo, che dopo aver accettato la prenotazione per le 21 ed avermi raccomandato la puntualità (“Mi raccomando non più tardi!”) mi chiede a sorpresa: “E' già stata qui?”. Io gli rispondo: “Sì, anche se è passato parecchio tempo dalla mia ultima visita”. Esito un po' e poi aggiungo “E mi ricordo ancora cosa andava dicendo delle donne”. Dall'altra parte alcuni istanti di silenzio… (accidenti ho segnato un punto a mio favore! … E con Italo non è facilissimo) ed infine replica “Eh… io sono sempre lo stesso!”. “Non ho dubbi!” dico pronta e, visto che il ghiaccio ormai si è sciolto, mi sbilancio e gli dico “Guardi che vengo con un ospite americano, mi raccomando mi faccia fare bella figura!”. Lui mi risponde “Farò del mio meglio” ed in effetti sarà di parola e le aspettative non verranno deluse.
Arriviamo davanti al ristorante in perfetto orario, anche grazie al navigatore (lo consiglio, perché il ristorante è davvero “in the middle of nowhere” Â?in mezzo al nulla- come osservato dal mio ospite).
All'entrata del ristorante è esposto il menù fisso con tanto di prezzo e la scritta perentoria (in dialetto) “Si mangia quel che c'è”… per fortuna l'elenco delle portate è molto invitante. Fuori ci sono una serie di avvertimenti e regole in dialetto, che tento di tradurre al mio amico, molto divertito…
Ci viene ad accogliere all'entrata Italo in persona, che ci invita ad entrare (nonostante io stesi ancora terminando le traduzioni…). Devo dire che è pure un po' meno burbero di quanto me lo ricordassi (la telefonata o gli anni che passano?)…
Dopo averci fatto riporre il cellulare in un apposito armadietto ed accomodare al tavolo servendoci acqua e lambrusco, comincia a snocciolare le sue massime sulle donne e sulla vita (“Mangiano prima gli uomini e poi le donne se ne avanza” e così via) , facendo una pausa dopo ogni frase in modo tale da lasciarmi il tempo di tradurla in inglese per il mio commensale… un vero spasso. Il gioco continuerà per gran parte della serata.
L'ambiente è informale ma nel complesso piacevole, ricorda davvero le trattorie di una volta.
Cominciano quindi le prelibatezze dalla cucina: partiamo con un piatto di fumanti tortellini in brodo. I tortellini, fatti rigorosamente a mano, sono molto saporiti ed il brodo è sapido al giusto grado, insomma è un piatto squisito. Ottima partenza. Il mio commensale è veramente soddisfatto (non aveva mai mangiato i veri tortellini in brodo). Arriva poi un altro primo piatto, farfalle all'uovo condite con il ragù. Anche questa pietanza è davvero buona e si sposa perfettamente con il Lambrusco (prodotto direttamente da Italo).
I piatti sono semplici, presentati senza troppi fronzoli, ma di sapore eccellente.
Quando il mio amico pensa che la cena sia terminata… ecco che arrivano i secondi (non avevo completato la traduzione del menù all'ingresso quando era arrivato Italo ad accoglierci…): un piatto di dimensioni davvero ragguardevoli contenente arrosti misti e patate al forno con pancetta e balsamico. Gli arrosti misti sono davvero superbi e constano di manzo, maiale e faraona (la parola faraona proprio non sono riuscita a tradurla in inglese… ma la carne è stata assaggiata “sulla fiducia” e decisamente gustata !). Arriva quindi un'ulteriore portata: il pollo al lambrusco. Molto buono.
Infine i dolci: un piatto di dolci misti (amaretti, torta al cioccolato, torta alla panna ed altri che, perdonatemi, non ricordo) accompagnati da caffè e da un tris di liquori, che non ho assaggiato ma che sono stati molto graditi da mio commensale.
Sazi e soddisfatti, ci avviamo all'uscita e paghiamo, come previsto dal menù esposto all'entrata, 34 Euro a testa.
Decisamente imperdibile.
Imperdibile!!!
[cibus]
17/05/2009