Per il compleanno di mio marito, prenoto un tavolo nel suo ristorante preferito, che poi è anche il mio!
E’ martedì sera e quando arriviamo alcuni tavoli sono occupati, ma l’atmosfera è tranquilla. Noi ci accomodiamo nel nostro “solito” tavolo tondo, ad angolo, e veniamo subito serviti.
Tralascio la descrizione dell’ambiente immutato, con la sua raffinata eleganza, e del servizio, sempre impeccabile e attento alle esigenze del cliente senza essere da un lato freddo e distaccato e dall’altro invadente, e descrivo invece i piatti che abbiamo assaporato. Sì, assaporato, perché qui vi è un trionfo di sapori e non solo, i piatti per come sono presentati sono una gioia anche per gli occhi.
Dopo un’entrée consistente in un tortino di patate e parmigiano su vellutata di puntarelle, deliziosa e delicata, e un assaggio di olio di Brisighella, per me un po’ troppo amaro, accompagnato dall’ottimo pane fatto in casa, iniziamo con due antipasti, diversi in modo da scambiarceli, e iniziamo proprio bene!
gnocco fritto con salumi: “il” loro gnocco ha vinto recentemente il primo premio e capisco il motivo, è il migliore gnocco che abbia mai mangiato! Spessore e consistenza giusti, sapore intenso ma al tempo stesso incredibilmente leggero, per come può essere leggero questo tipo di cibo, questo gnocco è semplicemente divino. Peccato ce ne fossero solo due pezzi nel piatto, a dire il vero belli grossi, in compenso il salume è molto abbondante: culatello e prosciutto crudo di Modena particolarmente dolce, entrambi di qualità sopraffina.
Il secondo antipasto che assaggiamo è una rivisitazione del tradizionale erbazzone, che ci viene servito a mo’ di sandwich tra due fette di pasta sfoglia ed è accompagnato da un appetitoso tortino di parmigiano con sopra pancetta croccante e accanto una striscia di formaggio. Anche questo piatto è sublime: l’erbazzone è alto, morbido e buonissimo, la pasta che lo racchiude è fragrante e saporita, il tortino di accompagnamento è strepitoso.
Proseguiamo con due primi, tortelli di zucca e gnocchi di zucca con zampone. Strano l’accostamento di zucca e zampone, diciamo che il dolce dell’uno si incontra col gusto forte e intenso dell’altro e il risultato è singolare e piacevole. Gli gnocchi sono morbidi e ben fatti, adagiati su crema di parmigiano e con accanto una striscia di crema allo zampone saporita. Ho gradito però di più l’altro primo, i tortelli di zucca risultano molto dolci senza essere stucchevoli, la pasta è perfetta, il ripieno è ottimo, il condimento al burro è semplice ma riuscito.
Mio marito ordina anche un secondo e lo assaggio un poco anch’io. Sceglie il pescato del giorno, che è un branzino cotto con semplicità alla piastra in modo da rivelare tutto il suo genuino sapore, adagiato su letto di carciofi con accanto una salsina di pomodoro delicata e grani di sale rosa. Il pesce è squisito, tenerissimo e cotto alla perfezione come anche i carciofi.
Insieme al cibo sorseggiamo un delizioso prosecco Foss Maraj cuvee.
Saremmo sazi, ma non possiamo rinunciare al dolce, anche perché è una festa di compleanno e che festa sarebbe senza torta con candelina? E infatti arriva il dolce con la candelina, solo che per un disguido in cucina la candelina “rosa!” viene messa sul mio dessert. Nessun problema, un disguido può capitare anzi rende più umano e quindi più piacevole un servizio comunque altamente professionale in tutto. Spenta la candelina e rassicurati i camerieri che non c’è bisogno di portare un altro dolce, gustiamo queste prelibatezze: semifreddo di amaretti con crema di nocino servito su ricami di zucchero caramellato e crema gialla, buonissimo, e pallina di zabaione gelato e cioccolato bianco accompagnato da una fresca crema di cachi e da pezzettini di mela cotta nel lambrusco, una novità strepitosa in cui i diversi sapori sono amalgamati alla perfezione creando un dessert originale, dolce e fresco che è piaciuto a entrambi moltissimo.
Insieme al dolce ci viene offerto un vino passito di Romagna molto buono e la bottiglia ci viene lasciata al tavolo. Concludo io sola con un caffè, portato insieme alla piccola pasticceria, un’ultima coccola dolce per chiudere in bellezza l’ottima cena.
Si è fatto tardi ma si sta tanto bene che non vorremmo andare più via. Salutiamo la cuoca, sempre affabile e sorridente, e suo figlio e dopo alcune chiacchiere e il conto di 150 euro usciamo nel gelo della notte, riscaldati però dal ricordo della bellissima serata appena trascorsa. Un’esperienza imperdibile.
Imperdibile!!!
[Reginalulu]
08/12/2013
Bravissima