Anche quest’anno sono iniziati i giovedì gastronomici che però si estendono da lunedì a giovedì compresi e anche quest’anno non ci facciamo sfuggire l’occasione di cenare in bellissimi locali a prezzi nettamente inferiori.
La nostra prima scelta ricade sul mio ristorante preferito, l’Antica Moka. Siamo in tre, io, mio marito e un nostro carissimo amico.
Ci accoglie il gestore, gentilissimo come sempre; ci accomodiamo e ordiniamo da bere, oltre all’ acqua, compresa nel prezzo, scegliamo dietro consiglio del gestore una bottiglia di prosecco della cantina Alice, non ricordo tutto il nome, scusate. Il gestore, professionale come sempre, stappa al tavolo la bottiglia, la fa assaggiare al nostro amico che si intende di vino molto più di me e, dopo la conferma, ci versa il nettare divino... buonissimo!
Poi cominciano le danze, in un tripudio di sapore e bellezza, dato che ogni piatto oltre ad essere buonissimo è come sempre presentato molto bene, un applauso alla cuoca per la sua cura nei dettagli.
Si comincia col goccino di olio umbro accompagnato dal pane fatto in casa, strepitoso; il pane (ma chiamarlo così è riduttivo) ci piacerà tanto che la cameriera sarà "costretta" a riempirci il cestino ben tre volte
A seguire la piccola entrée offerta, tortino di patate su vellutata di spinaci, delicata e deliziosa nella sua semplicità. Poi inizia il menù del giovedì gastronomico:
- Antipasto
Sandwich emiliano, ovvero del pane tipo toast, fatto in casa, caldo e fragrante, farcito con un’abbondante e squisita spuma di mortadella, il tutto adagiato su strisce di ristretto al lambrusco, una cremina particolare e vagamente dolce che mi è piaciuta molto nonostante io non sia amante del lambrusco
- Primo
Paccheri farciti con ricotta “Bio”, crema di rapa rossa e spinacino: 4 grossi paccheri posti “in piedi” e riccamente farciti, una presentazione insolita per un piatto molto buono
- Secondo
Maialino cotto a bassa temperatura con verdure: carne tenerissima e saporita accompagnata da un trionfo di verdure, un piatto ottimo e abbondante
- Dolce
Bavarese, amaretti e nocino di Modena: ero titubante su questo dolce visto che non amo particolarmente né amaretti né nocino, ma al primo assaggio mi ricredo. Questo dolce a forma di cupola non è “amaro” come temevo ma dolce il giusto, cremoso e delicato ed è semplicemente divino!
Non è finita qui, insieme al caffè ci servono piccoli dolcetti graziosissimi e altrettanto buoni, e la grappa che, ci dicono, è distillata dal vin santo. Io, incuriosita, la assaggio, ma per me è troppo forte, la cedo al mio amico che la accetta molto volentieri, lui la apprezza moltissimo! Io mi "rifaccio" coi dolcetti
Paghiamo a testa 43 euro (35 di cena + il vino) e salutiamo il gestore e la cuoca. Faccio tantissimi complimenti a quest’ultima, personalmente adoro la sua cucina, le sue rivisitazioni, e lei, con sincero calore, ne fa a me per la linea conquistata, dicendo che sa quanti sacrifici ho dovuto sopportare e che il risultato è strepitoso. Adoro questa signora!
Una cena meravigliosa, in un ambiente raffinato e con un servizio all’altezza delle aspettative!!!
Imperdibile!!!
[dyna]
10/03/2013