Il tempo trascorre veloce, a volte anche troppo… E già un altro anno è passato e io mi ritrovo a varcare, con un misto quasi di stupore e di sgomento, la fatidica soglia! Per festeggiarmi, o anche confortarmi, il mio maritino mi organizza una cena in uno dei miei ristoranti preferiti in assoluto. Il mio compleanno è giovedì 10 e di giovedì quindi arriviamo all’Antica Moka, essendo una sera infrasettimanale l’atmosfera è molto tranquilla, anche se ogni tanto si sentono risate e rumori provenire dal piano superiore, forse una festa privata. Noi ci accomodiamo nella sala accanto all’ingresso, la mia preferita, ampia ma non troppo, con pochi tavoli ben distanziati tra loro e un vaso colmo di tappi di bottiglie (quelle bottiglie che fanno bella mostra di sé alle pareti, oltre che in cantina) che troneggia al centro.
Al nostro arrivo, il gestore-sommelier ci accoglie con la consueta cortesia, professionale e affabile al tempo stesso, e ci accompagna al tavolo. La cameriera, molto giovane e graziosa, bravissima anche lei, ci chiede subito quale acqua preferiamo bere. Ordiniamo un’acqua frizzante (San Pellegrino) e, vista l’occasione, stavolta anche il vino. L’ultima volta che siamo stati all’Antica Moka, per i giovedì gastronomici, avevamo bevuto un buonissimo Franciacorta Rosè millesimato etc etc…. insomma vogliamo “lui”. Il sommelier ci porta una bottiglia Monte Rossa Rose brut, la stappa al tavolo come è giusto e… è lui, ottimo come lo ricordavo! Intanto arriva anche il pane, sempre panini fatti in casa, piccoli e soffici, uno migliore dell’altro, e sempre rimpinguati durante la cena, una vera delizia! Accanto al pane, l’immancabile olio evo Sassicaia nel piattino, da gustare goccia a goccia, buonissimo.
Leggiamo i menù con attenzione, ci sono proposte sia di mare che di terra, nel rispetto della tradizione con tocco di creatività più o meno estrosa ma sempre ben abbinata. E’ tutto molto invitante, ovviamente è anche costoso… Io non ho i prezzi, ma li conosco, tuttavia Mauro per il mio compleanno mi invita a ordinare tutto ciò che desidero. Ok, mi lancio, anzi ci lanciamo, e ordiniamo una cena completa, dall’antipasto al dolce. Sappiamo che le porzioni sono giuste, nel senso che non ti alzi con la fame ma nemmeno con la pancia che scoppia, insomma si riesce a fare una cena completa senza star male… Anche se confesso che al momento del dolce ero totalmente sazia e che l’ho mangiato solo per pura golosità.
I tempi di attesa sono perfetti. Fatte le ordinazioni e gustato l’olio di cui sopra, arriva l’entrée, un tortino di patate, morbido e gustoso, adagiato su una delicata crema di porri e patate e bagnato da un particolarissimo olio al basilico.
Questa è la prima volta che ceniamo all’Antica Moka fuori dai giovedì gastronomici per cui l’aspettativa è alta. All’interno dell’iniziativa dei giovedì abbiamo sperimentato il menù fisso, ottimo a dir poco, accanto a un servizio ineccepibile in un ambiente raffinato, ora desideriamo provare piatti nuovi. I sapori non ci deludono, anzi!
Gli antipasti sono:
- tartare di carne salada con fegato d’oca e ristretto di lambrusco, per Mauro: la carne è battuta a coltello ed è ottima, l’ho assaggiata anch’io; il fois grais è tra i migliori mai mangiati da mio marito che ne va pazzo, io sinceramente non apprezzo ma è questione di gusti; le gocce di ristretto sono delicatamente dolci e indimenticabili
- stracciata di burrata con astice e pomodorini con battuto al basilico per me: memorabile l’astice, tagliato a pezzetti belli polposi e saporiti e adagiato su una cremosissima burrata
Soddisfatti degli antipasti, proseguiamo con i due primi.
- tortellini di nonna Sarita in brodo di cappone per Mauro: mangiandoli, mio marito è assalito dai ricordi, sono identici, mi dice, a quelli che faceva sua madre, bravissima cuoca, e sua zia, tipica rezdora di campagna imbattibile nei piatti tradizionali Un viaggio nella nostalgia per lui! Io che non ho avuto la fortuna di crescere a tortellini fatti in casa ho comunque apprezzato moltissimo la pietanza: la pasta è fresca e soda, il ripieno ha un gusto intenso e saporito, il brodo è sublime, con qualche “occhio” ma senza eccessi
- riso alle fragole e menta con vino Porto per me: il mio risotto è rosa, cotto al punto giusto, ben amalgamato e cremoso, con fragole sia a pezzi che intere e foglioline di menta fresca… mai mangiato un riso alle fragole tanto buono! Ho fatto sinceramente fatica a lasciarne un poco a Mauro ma ho dovuto, se no non mi faceva assaggiare i tortellini
Quasi sazi, tra una chiacchiera e un sorso di vino sempre servito dal personale attentissimo, attendiamo i secondi e anche questi non ci deludono:
- pescato del giorno (nel nostro caso, cernia) su pane grigliato al nero di seppia e crema di cedro con pomodorini ripieni di crema di ricotta e zucchine per Mauro: il pesce è tenerissimo e squisito, sembrava pesce mangiato al mare appena pescato e cotto sulla piastra, incredibile! Il pane nero, fatto in casa, ha un sapore insolito ma indubbiamente buono, come buoni risultano i pomodorini; ottima la crema di cedro
- filetto di maialino con patate e crema di parmigiano per me: la carne è tenera e gustosa come poche, le patate sono buonissime e la crema è praticamente perfetta!
A questo punto, saremmo pronti per il dolce… Ma la cameriera ci chiede se vogliamo un assaggio di parmigiano di diversa stagionatura. Come dire di no? Lo chiediamo solo per uno, però, per non esagerare. Arriva un meraviglioso carrello con sopra tre belle forme da cui ci vengono serviti su un unico vassoio nero alcuni (a mio avviso molti, sembrava per due la porzione) pezzi di parmigiano rispettivamente di 24, 48 e 60 mesi, da gustare sia con che senza alcune gocce di aceto balsamico di loro produzione. Il primo è di un caseificio della provincia di Modena, gli altri di caseifici della provincia di Parma, purtroppo non ricordo il nome. Meraviglioso l’aceto, commovente il parmigiano, in particolare quello di 48 mesi che ho preferito.
Non ci resta che concludere questa meravigliosa cena con il dolce, anzi i dolci perché Mauro mi dice di ordinarne due, il suo lo mangerà pochissimo giusto per assaggiare. Scelgo:
- fragole (il frutto del mio mese, no?) in cialda di mandorle e con crema pasticcera: molto carini, hanno aggiunto con mia grande sorpresa due fettine di torta in modo da posare una candelina rosa; il dolce arriva al tavolo con la candelina accesa Spenta la candelina, non posso che gustarmi le fragole, dolcissime, “affogate” in una crema fresca e deliziosa; molto buona e originale la cialda; ho apprezzato moltissimo la sorpresa della candelina e altrettanto il dolce, sia per la bontà che per l’aspetto bellissimo
- semifreddo di menta e cioccolato gianduia: un dessert fresco e divino, in cui la menta si sposa benissimo con la salsa di vero cioccolato, anch’esso ben presentato con decorazioni biscottate
Non prendiamo il caffè ma la cameriera ci offre comunque la piccola pasticceria, ovvero un’alzatina con pasticcini mignon golosissimi.
E’ stata una serata assolutamente perfetta in tutto e per renderla ancora più indimenticabile, al momento dei saluti, la cuoca, sempre gentilissima e calorosa, mi regala per il mio compleanno una boccetta di aceto balsamico di 15 mesi, di loro produzione, un presente assai gradito.
Il conto? 184 euro in due, assolutamente ben spesi. Non posso che ringraziare i bravissimi ristoratori per come ci accolgono sempre e per come anche questa volta ci hanno trattati, io mi sono sentita una principessa … E ringrazio Mauro per il bellissimo regalo!
Imperdibile!!!
[Reginalulu]
11/05/2012
Bellissima cena, complimenti anche a Mauro, un uomo attento e una donna fortunata!