Non c'è bisogno di indicare dove si trova: è il locale più centrale di Modena, sotto il Municipio ed affacciato su Piazza Grande. Sotto le arcate del portico, all'esterno e poi all'interno, trovano posto i tavoli di questo locale, elegante, curato e di grande impatto. La sostanza è però molto diversa: nonostante lo sforzo dei gestori, la cucina sforna piatti più belli che buoni. Ottimo invece il menù bilingue (italiano/inglese) che semplifica la vita con ospiti stranieri che possono apprezzare il ristorante più di quanto accada a palati un po' più raffinati e abituati ai nostri sapori.
Abbiamo mangiato antipasti (affettati tradizionali, carpaccio di chianina affumicata, ricoperta da una dadolata di pomodoro e sommersa da un bosco di rucola), primi (tortelloni di ricotta burro e salvia) e secondi (tagliata di chianina, bistecchine con grana e aceto balsamico), sostanzialmente dal sapore piatto.
Peccato: piccole raffinatezze come le salviettine per le mani che fioriscono magicamente sul tavolo, bicchierini di anti-antipasto, una più che discreta carta dei vini, sono una promessa di una grande serata che in realtà non si concretizza mai.
Colpa del servizio un po' troppo lento e non troppo professionale (ci siamo sentiti dire "lo scusi, è nuovo del mestiere...") ma soprattutto di una cucina che produce piatti ma forse non ama farlo.
Circa 40 euro a testa per una serata che può fare colpo scenico,ma di certo non soddisfa il palato.

Buono